Riccione e Latina. Due chitarre, due voci, quattro mani. Cantautorato pop italiano più o meno sbilenco. Canzoni sentite e senza tanti orpelli per piangere dal ridere o viceversa. Occasione più che ghiotta.
BRACE è il cantautore più amato e ululato dagli uominicane nel mezzo della notte. Chitarra e voce. Cantautorato pop. Minimal soul-punk. Sempre in bilico tra suspense esistenzialista e fisicità da coinvolgimento caciarone-rock’n'roll. L’ultimo disco era uscito con Tafuzzy Records sette anni fa. Il futuro è incerto ma ci sono segni di speranza. Torna ora con un nuovo album, il secondo ufficiale, dopo 9 anni di silenzio discografico. Uscirà il 29 aprile e sarà anticipato da un 45 giri contenente due versioni molto differenti di CAFFÈ. Una per lato. Una rock&roll e l’altra sudamericana. Queste poche date anticiperanno il tour che partirà a fine aprile.
In apertura CALCUTTA
Calcutta ha scritto le canzoni italiane più belle dell’anno. Pop rovesciato. Chitarra scordata. Voce espansa negli effetti. Ha un disco che si chiama “Forse…” uscito per la Geograph Records che è già un classico irrinunciabile.