
Fonti certe dicono che all’età di 2 anni e mezzo i tre principali divertimenti di Roberto fossero nell’ordine: ascoltare a ripetizione i 45 giri di sua madre, tirare calci a una palla di spugna e arrampicarsi sul divano per poi gettarsi a volo d’angelo su un mucchio di cuscini. Sono le avvisaglie di quelle che diventeranno le sue grandi passioni: la musica, il calcio e il wrestling.
Da ragazzino inizia a praticare e coltivare le prime due passioni (per la terza non ha mai trovato strutture adatte), giocando a calcio in FIGC sino a 20 anni e imparando a suonare il basso elettrico.
Da adolescente iniziano le prime esperienze di band, pressappoco simili agli esordi musicali di tutti gli adolescenti dell’epoca: prove infinite in garage, pomeriggi passati ad attaccare i cartoni delle uova al muro convinti potessero servire ad insonorizzare la stanza, registrazioni in presa diretta su stereo a pile con risultati agghiaccianti e così via.
Quello che inizia come un escamotage per rimorchiare più ragazze possibili diventa una passione sempre più seria.
Roberto abbandona il calcio e il sogno di diventare il nuovo Hulk Hogan e si dedica sempre di più alla musica, suona in una miriade di band di generi e stili diversi, inizia a scrivere brani, compra dischi a palate, scopre i Pink Floyd, the Doors, David Bowie, e poi De Andrè, De Gregori, Guccini, e poi i Joy Division, i Queens of the Stone Age, Nick Cave ed un sacco di altre cose sublimi.
Una volta laureato in Scienze Politiche e resosi conto che il suo titolo di studio equivaleva pressappoco alla tessera di iscrizione al club di Topolino (benché come socio vip), decide di investire il suo tempo e le sue energie nel settore della musica, scelta lungimirante vista l’enorme crescita che il mercato musicale ha avuto in questi ultimi anni.
Dal 2005 ad oggi collabora con l’amico e collega Marco Notari, come bassista dei Madam in studio per 3 dischi e dal vivo in più di 300 concerti tra club e festival in tutta Italia. Dal 2009 è responsabile dell’area booking di Libellula Music, e direttore artistico della rassegna Indi(e)avolato. La sua casa a Torino, nel quartiere San Salvario, è piena di strumenti, di booking planning stampati su A4, di cd, vinili, giochi di calcio per play station e Dvd, tra cui spicca una bella collezione di dvd sul wrestling anni ’80 (quello di oggi è troppo commerciale, non gli appartiene più). “I Masochisti” è il suo primo disco solista.