|| PERSIAN PELICAN ||
Persian pelican è un progetto di musica folk manipolata geneticamente in cui Andrea Pulcini miscela songwriting americano, indigestioni di cinema iraniano e melodrammi di Douglas Sirk, racconti di piccole depravazioni quotidiane. Il primo album These cats wear skirts to expiate original sin interamente autoprodotto e registrato in una piccola fabbrica di borse del Piceno, esce nel settembre 2008 e viene descritto come ‘intimista e sorprendente, capace di trasportare l’ascoltatore in un trascinante spleen da cui è difficile liberarsi’. Nel 2010 si trasferisce per due anni a Barcellona, dove con la collaborazione di altri musicisti catalani ha modo di esibirsi in numerosi locali della città. Qui nascono i brani del secondo disco ‘How to prevent a cold’, registrato da Michele Boreggi presso il Mio Studio di Roma, in uscita a dicembre 2012. Al suo interno, dodici paesaggi sonori appena venati di elettricità, che abbracciano la forma canzone e la melodia pur frequentandone i sentieri meno battuti. Dodici ritratti domestici e violenti in cui l’amore è più freddo della morte. Per l’attività live si avvale della collaborazione di Marcello Piccinini alla batteria e alterna momenti acustici a paesaggi di natura più sonica. Nel corso del 2013 ha diviso il palco con Paolo Benvegnù, Rover, Father Murphy, A Classic Education, King of the Opera, C+C=Maxigross, The Burning Hell, Sylvie Lewis, Dawn Landes, Honeybird & the birdies ed ha preso parte al Liverpool Sound City Festival.
|| SIMONE OLIVIERI ||
Simone Olivieri dà alle stampe il suo primo, omonimo album nel giugno 2011: chitarra acustica e un piccolo esercito di strumenti – pianoforte, organetti, celesta, mellotron, arpa da tavolo, violoncello, basso, batteria e cianfrusaglie varie – con l’aiuto di qualche amico e di un vecchio registratore a nastro. Una volta pubblicato il primo disco Simone comincia a suonarlo dal vivo prima da solo, poi ampliando la formazione col fondamentale contributo dell’amico Paolo Testa (Lapingra) ad organo, fisarmonica e toy piano, poi con quello del fedele batterista Daniele Misischia, infine col prezioso apporto di Daniele Gennaretti (Western Noise Orchestra) al basso e la occasionale quanto illuminante presenza di Paola Mirabella (Honeybird and the Birdies) ai cori e al flauto. Dopo essersi fatto ri-conoscere in questa nuova veste e con una stagione dal vivo alle spalle, nella quale divide il palco anche con Gionata Mirai (Il Teatro degli Orrori), Poppy’s Portrait e C+C=Maxigross con Marco Fasolo (Jennifer Gentle), nel Settembre 2012 Simone Olivieri fa uscire il nuovo album, l’EP La Mongolfiera Magica, che vede il passaggio alla lingua italiana.